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mercoledì 21 dicembre 2016

Vivere a colori


"La vita è un’enorme tela: rovescia su di essa tutti i colori che puoi" (Danny Kaye)



 Jackson PollockAction Painting


Oggi abbiamo fatto la storia e adesso andiamo a mangiare(Camillo Benso conte di Cavour)

Dieta dei colori



 "In pista non esiste bianco o nero, ma solo veloce o lento. Non conta nient'altro. Né il colore, né il denaro e neanche l'odio" (Jesse Owens)

Color run: la corsa più allegra del pianeta





“Queste montagne suscitano nel cuore il senso dell'infinito, con il desiderio di sollevare la mente verso ciò che è sublime” (Giovanni Paolo II)

Danxia cinese



I colori riempiono le nostre vite e interagiscono con le emozioni che proviamo attivando mille sfaccettature.
Essi provocano reazioni psicologiche in base alla loro intensità e anche per questo vengono utilizzati nei giochi dei bambini e in alcuni test psicologici. Ognuno di essi assume un significato ben preciso e influenza il nostro modo di percepire il mondo in parallelo con i nostri stati d'animo.
Bisogna circondarsi di colori e apprezzarli appieno... Impariamo a "Vivere a colori"


martedì 20 dicembre 2016

Animali verdi

Nel libro Verde. Storie di un colore di Manlio Brusatin sono raccontate storie piene di passione, sentimenti, fantasia, epoche lontane e si viaggia alla scoperta del colore più presente al mondo. Trattando di storia, geografia, filosofia, letteratura, arte e design si arriva anche a delineare gli animali considerati verdi per tradizione: il pappagallo, il ramarro e lo scarabeo. Sulla base di questa considerazione procedo con il seguente approfondimento:



















Genova è diventata la "capitale" dei pappagalli. Questi volatili dai colori sgargianti sono diventati a tutti gli effetti cittadini genovesi. Passeggiando per il quartiere di Castelletto (dove abito) o alzando lo sguardo nei numerosi parchi della città si possono vedere (e ascoltare) questi animali tropicali.
Diverse sono le specie presenti, come il parrocchetto dal collare (a sinistra) e l'amazzone fronteblu (a destra).
Perchè si trovano a Genova?
Sono stati importati legalmente in Italia dall'Africa e dall'Asia (loro aree d'origine), hanno abitato un po' nelle case, poi sono fuggiti dalle gabbie riproducendosi e ricreando un ambiente “naturale” in aree urbane. Si stima che la colonia di pappagalli a Genova comprenda almeno 130 esemplari.
O forse che il genovese Enzo Tortora li abbia attirati con il suo Portobello






 





E' la più grossa tra le lucertole italiane con i suoi 40-45 centimetri di lunghezza inclusa la coda.
Si distingue dalle lucertole comuni per il colore verde brillante del dorso.
Sono numerosi i proverbi e le curiosità legate al ramarro. Notissima, ad esempio, è l’ostilità nutrita da questa lucertola nei confronti delle vipere e de i serpenti velenosi in genere con cui ingaggia lotte violentissime da cui esce quasi sempre vincitore. Secondo la tradizione il ramarro non teme il veleno dei serpenti perché se morso, poi riesce sempre a salvarsi mangiando una misteriosa erba che annulla l’effetto del veleno. Un detto popolare recita: “Il ramarro tienilo alla tua destra perché ti fischia nell’orecchio”, poiché si pensa che il ramarro avverta le persone della presenza di animali velenosi emettendo un fischio sibilante.
Proverbiale è anche la tenacia del ramarro, tanto che si dice “tenace come un ramarro” alle persone molto decise. L'animale deve questa nomea al fatto che, quando morde una persona, non lascia la presa per nessun motivo resistendo anche al fuoco.
Esiste anche una canzone dello Zecchino d'oro dedicata a questo rettile:











Insetto più venerato dagli antichi Egizi
Lo scarabeo stercorario si orienta con la Via Lattea

domenica 4 dicembre 2016

Il verde a Torino

Dagli alberi dei numerosi parchi e giardini a quelli di un complesso residenziale, dai simboli della città come i Torèt ai tram storici, a Torino non mancano certo i riferimenti al colore verde. Scopriamoli insieme:











lunedì 28 novembre 2016

Emanuele Luzzati

Lo conoscete?
Chi come me è genovese dovrebbe aver ben noto il suo volto e le sue opere data la presenza di un museo che porta il suo nome (Museo Luzzati) al Porto Antico di Genova.

Quando ero alle elementari andavamo spesso con la classe al Teatro della Tosse (di cui Luzzati è stato ideatore e direttore artistico) e qui avevamo assistito a spettacoli come "Arlecchino e Pulcinella" e "Il flauto magico" in cui la scenografia era stata interamente realizzata dall'artista.
Questi citati sono solo alcuni dei temi e personaggi cari a Luzzati e che spesso vengono raffigurati nei suoi dipinti ma sicuramente avrete presente il suo stile se avete visto almeno una volta le sue opere, è inimitabile.
Anche in televisione venivano trasmessi dei cartoni disegnati da lui (finalmente qualcosa di diverso dai soliti cartoni giapponesi graficamente tutti uguali e "statici", le animazioni di Luzzati sono in continuo movimento!), tra cui ricordo "Alì Babà" tanto per citarne uno:




La mia vicinanza e stima nei confronti di Lele Luzzati è dovuta anche all'amicizia che lo legava a mio nonno, Fernando Galardi. Mio nonno è un ingegnere e fotografo per passione, ma non solo, in una delle sue mostre ha proposto il ritratto di Luzzati insieme a quello di altri 109 Artisti liguri.
(Nell'attività brillante di mio nonno ricordo: Due genovesi in Africa, Il mio occhio sul mondo)

                                      


Biografia di Luzzati
Emanuele Luzzati: antichi mestieri della Liguria
Il presepe a Torino
Il calendario dell'avvento in Piazza Castello




Date un'occhiata a questi capolavori:





Pinocchio e Mangiafuoco



Il flauto magico


La regina della notte


Pulcinella

La primavera



Essendo un blog sui colori la scelta di questi dipinti mi sembra proprio azzeccata e se guardate bene anche il colore verde olivastro viene utilizzato in essi.


Voglio chiudere in bellezza questo approfondimento con un video che esalta la bravura inestimabile di Luzzati e che come me tanto amava la sua Genova!
Potrete apprezzare anche voi la meravigliosa tecnica dell'artista e ammirare il capoluogo ligure raccontato dal punto di vista di Marco Polo (che durante la prigionia a Genova dettò a Rustichello da Pisa Il Milione, libro che lo consegnò alla storia come il più grande viaggiatore di tutti i tempi):







domenica 16 ottobre 2016

Perché il vetro delle bottiglie è verde?

colori delle bottiglie di vino sono svariati, ma il più comune è il verde.
Bordeaux rossi vengono generalmente imbottigliati in bottiglie verde scuro, mentre i Bordeaux bianchi secchi vengono conservati in bottiglie dal colore verde, ma più chiaro.

Uno dei fattori che stanno alla base di una buona conservazione del vino è la protezione dalla luce, quindi il colore della bottiglia diventa estremamente importante al momento di prolungarne la vita ed evitare l’ossidazione.
Una quantità ridotta di ossigeno è positiva per il vino in quanto permette al profumo del vino di “aprirsi”, ma se la quantità di ossigeno è esagerata porta solo al peggioramento della qualità del prodotto.
Alcuni ritengono che il colore delle bottiglie sia una conseguenza dei processi di lavorazione del passato, quando per la produzione del vetro si usavano componenti non perfettamente puri che davano colori tendenti al verde e talvolta al marrone.





Uno degli acerrimi nemici della birra è la luce, perché essa fa da catalizzatore dei metaboliti con le sostanze amare del lievito. Infatti se le bottiglie vengono esposte a una luce violenta e al calore acquistano un cattivo odore e perdono consistenza. 
Dal 1930 si cominciarono ad utilizzare bottiglie scure per la birra, in quanto si era scoperto che riuscivano a proteggerla dalla luce, evitando che i raggi Uv danneggiassero gli isomuloni, le molecole del luppolo che conferiscono alla bevanda il caratteristico sapore amaro.

Il primo motivo per cui le bottiglie sono verdi o trasparenti è di natura commerciale, infatti le più note multinazionali usano queste bottiglie perché ritenute più accattivanti dal grande pubblico. Il problema è queste bottiglie non riescono a filtrare correttamente la luce e per ovviare a questo problema tutti i più grandi produttori di birra non usano vero luppolo ma estratto di luppolo pre isomerizzato, che quindi non risente del problema luce. Il motivo del successo delle bottiglie verdi è dato dal fatto che dopo la seconda guerra mondiale c’era carenza di bottiglie scure, ecco perché i birrai europei cominciarono imbottigliare la birra in quelle verdi. Siccome la maggior parte di queste birre all’epoca erano o di grande qualità o comunque molto economiche, la bottiglia verde divenne sinonimo di una grande birra.
Per sapere come viene prodotta la birra vedere il link





... E I SASSOLINI VERDI NELLE SPIAGGE?
Tra le tante attività che si possono svolgere al mare, un passatempo molto amato dai bambini (e non solo) è quello di raccogliere le conchiglie e i sassolini dalle forme o colori più particolari.
Quando ero piccola mi divertivo a cercare quelle curiose pietrine di colore verde che luccicano con l'acqua del mare e alla luce del sole. Con il tempo ho poi capito l'origine di quei sassolini ma, nonostante siano dovuti alla degradazione di bottiglie e oggetti di vetro, il loro fascino su di me rimane immutato e conservo ancora delle collanine realizzate con questi vetri erosi e levigati dal mare.
Se vuoi conoscere come usare i sassolini di vetro in maniera artistica, visita il link



Curiosando su internet ho scoperto l'esistenza di una vera e propria spiaggia di vetro, nota appunto come Glass beach (ci devo andare!).

Situata a Fort Bragg, nel nord della California, è davvero formata da un’immensa distesa di piccoli sassolini di vetro. Tale paesaggio, alla vista estremamente bizzarro, ha le sue radici all’inizio del secolo scorso, quando l’intera zona era maltrattata dalla popolazione locale. Allora la spiaggia era infatti una vera e propria discarica per gli abitanti della zona, al punto che alla fine degli anni 60 le autorità decisero di chiudere questo luogo ormai degradato e di ripulirlo. Nel frattempo, i vetri che non erano stati rimossi, levigati dall’azione dell’acqua del mare, hanno dato origine ad un paesaggio sensazionale. I colori brillanti dei frammenti di vetro scintillano sotto i raggi del sole, in uno spettacolo incredibile, segno di come la natura sia riuscita a rimediare nel migliore dei modi agli errori dell’uomo.

A tal proposito trovo interessante riflettere sui tempi di degradazione di alcuni oggetti comuni, vedi link