I colori riempiono le nostre vite e interagiscono con le emozioni che proviamo attivando mille sfaccettature.
Essi provocano reazioni psicologiche in base alla loro intensità e anche per questo vengono utilizzati nei giochi dei bambini e in alcuni test psicologici. Ognuno di essi assume un significato ben preciso e influenza il nostro modo di percepire il mondo in parallelo con i nostri stati d'animo.
Bisogna circondarsi di colori e apprezzarli appieno... Impariamo a "Vivere a colori"
"L'uomo è poco se stesso quando parla in prima persona. Dategli una maschera e vi dirà la verità"(Oscar Wilde)
Un rituale intorno al fuoco con persone che danzano e cantano in maniera animalesca e selvaggia, attori che recitano una parte e caratterizzano il personaggio da loro interpretato per mezzo di una maschera... Dall'uso religioso e funerario alle rappresentazioni teatrali e alle feste popolari (come il Carnevale), gli uomini si servono delle maschere per celare la propria identità e assumere le sembianze di qualcun altro.
Maschere italiane della commedia dell'arte
Son Brighella, attaccabrighe.
Ho la casacca con le righe,
righe verdi ed alamari,
sempre le tasche senza denari.
Mangio molto, non spendo mai:
niente soldi e niente guai!
Giacca marrone, panciotto giallo
Porto i colori del pappagallo;
Calzoni verdi, calzette rosse,
Col vino mi curo tonsille e tosse.
Naso paonazzo, cappello tricorno
Son Gianduia perdigiorno.
Se non vi basta il cappellino
C’è la parrucca col codino.
Colombina
Vestito bianco
ho di bucato, verde il grembiule
come un prato.
Dalla cuffietta
di tutti i colori
i riccioli
scappano fuori.
Tartaglia è una maschera della commedia
dell'arte napoletana, affine a quella del dottore, dalla quale deriva.
Goffo e corpulento, senza baffi né barba e con la testa rasa, prese il
nome di Tartaglia dalla balbuzie di cui è afflitto. Ad essa ed alla
forte miopia si limita tutta la comicità del personaggio, povero di
contenuti umani. Indossa un abito verde, calze bianche, mantello verde
variegato di giallo e un ampio cappello grigio.
Decido di riportare un altro esempio verdeggiante di colore selvaggio perché non riesco a frenare quest'onda di ispirazione che mi ha travolto! E chi mi ferma più?
SAINT PATRICK'S DAY
IlSt. Patrick’s Day, ovvero la festa del santo patrono di Irlanda, San Patrizio,che cade ogni 17 Marzo, è la festa più importante dell’anno in Irlanda e per questa occasione tutta l’isola e la capitale si tinge di verde e si anima con festeggiamenti, concerti, parate, fuochi d’artificio e tantissimo divertimento.
Ma perché nel giorno di San Patrizio ci si veste di verde e si sfoggia il trifoglio? Nella festa, che nasce a partire dal XVII secolo, si usa il verde perché è il colore simbolo dell’isola. Il trifoglio perché la tradizione afferma che il santo spiegò il mistero della santissima Trinità agli irlandesi pre-cristiani proprio attraverso questa pianta a tre foglie connesse a un solo stelo. Perché si festeggia in tutto il mondo? Oltre all’aspetto folkloristico, in Canada e Stati Uniti è una festività molto sentita per via della grande presenza di comunità con origini irlandesi. Si stima che siano 34 milioni gli americani originari del paese di San Patrizio. Link
Alcuni monumenti da tutto il modo illuminati di verde in occasione della festa di San Patrizio:
Dagli alberi dei numerosi parchi e giardini a quelli di un complesso residenziale, dai simboli della città come i Torèt ai tram storici, a Torino non mancano certo i riferimenti al colore verde. Scopriamoli insieme:
Dai look più sofisticati ed eleganti a quelli più sportivi il verde olivastro è ovviamente presente anche nella moda maschile. Diamo un tocco di colore anche alle nostre scarpe, questa tinta non è difficile da abbinare, anzi, sta bene con tutto!
I più audaci possono azzardare anche un parka colore verde olivastro che esce dagli schemi nei colori sgargianti delle pellicce
Lo conoscete? Chi come me è genovese dovrebbe aver ben noto il suo volto e le sue opere data la presenza di un museo che porta il suo nome (Museo Luzzati) al Porto Antico di Genova.
Quando ero alle elementari andavamo spesso con la classe al Teatro della Tosse (di cui Luzzati è stato ideatore e direttore artistico) e qui avevamo assistito a spettacoli come "Arlecchino e Pulcinella" e "Il flauto magico" in cui la scenografia era stata interamente realizzata dall'artista.
Questi citati sono solo alcuni dei temi e personaggi cari a Luzzati e che spesso vengono raffigurati nei suoi dipinti ma sicuramente avrete presente il suo stile se avete visto almeno una volta le sue opere, è inimitabile.
Anche in televisione venivano trasmessi dei cartoni disegnati da lui (finalmente qualcosa di diverso dai soliti cartoni giapponesi graficamente tutti uguali e "statici", le animazioni di Luzzati sono in continuo movimento!), tra cui ricordo "Alì Babà" tanto per citarne uno:
La mia vicinanza e stima nei confronti di Lele Luzzati è dovuta anche all'amicizia che lo legava a mio nonno, Fernando Galardi. Mio nonno è un ingegnere e fotografo per passione, ma non solo, in una delle sue mostre ha proposto il ritratto di Luzzati insieme a quello di altri 109 Artisti liguri.
(Nell'attività brillante di mio nonno ricordo: Due genovesi in Africa, Il mio occhio sul mondo)
Essendo un blog sui colori la scelta di questi dipinti mi sembra proprio azzeccata e se guardate bene anche il colore verde olivastro viene utilizzato in essi.
Voglio chiudere in bellezza questo approfondimento con un video che esalta la bravura inestimabile di Luzzati e che come me tanto amava la sua Genova!
Potrete apprezzare anche voi la meravigliosa tecnica dell'artista e ammirare il capoluogo ligure raccontato dal punto di vista di Marco Polo (che durante la prigionia a Genova dettò a Rustichello da Pisa Il Milione, libro che lo consegnò alla storia come il più grande viaggiatore di tutti i tempi):
Vorrei dire tantissime cose a proposito di questo grande artista, però, siccome non voglio appesantire troppo la lettura, al momento mi limito a riportare alcuni link con un'analisi del dipinto in questione e in seguito approfondirò l'argomento in un altro post.
Perchè ho scelto proprio quest'opera? W Genova e le sue ricchezze ↪ anche quelle più nascoste.
Il colore verde olivastro appare nell'albero centrale e nella cornice floreale ma fate attenzione ai particolari!
Tanti personaggi e figure popolano la scena.. per esempio notate il violinista vestito di verde, è proprio lui: Niccolò Paganini
Scaletta e sgabello insieme. La scaletta è pratica sia all’interno, per raggiungere i ripiani più alti di armadi e scaffali, ma anche all’esterno nei piccoli lavori in giardino.
E quando non serve la scala, questo complemento diventa uno sgabello vivace ed elegante, per qualsiasi ambiente della casa. Questa scala – sgabello è realizzata in legno, faggio massello, e dipinta con tinte ad acqua in sette diverse tonalità, tutte allegre e vivaci. In questo complemento d’arredo versatilità
e sicurezza si incontrano per ravvivare e personalizzare la tua casa o il tuo ambiente di lavoro.
Dimensioni:
Piano superiore: cm 40x26 Gradini: cm.32x11 Dimensioni chiuso: cm 40x26x60 Dimensioni aperto: 40x46,5x60 Peso: Kg 6 Colore: verde olive
Nuove forme di design Jewelry Green nasce da un’idea dell’architetto Clelia Stincheddu e della designer Giulietta Piccioli, che, grazie alle mani sapienti del maestro orafo Simone Perini, hanno creato una collezione di gioielli “vivi”, originali e affascinanti, dove design e natura si incontrano.
Infine una breve citazione del tanto amato e zuccherato Cake design
"Ciao ragazzi, sono Oliver e vi racconterò come nasce un ottimo olio extra vergine di oliva. Le olive sono raccolte con l'utilizzo di macchine che scuotono il tronco o i rami principali...
Esistono anche scuotitori portatili simili a "pettini vibranti" fissati su aste ed azionati a mano direttamente sui rami. Le olive cadono sulle reti appositamente distese sotto gli ulivi"
A come amore B come bottone C come canzone D d'amore
Non prendetemi sul serio... ovviamente stavo scherzando!
Magari fosse così semplice realizzare un ABBECEDARIOrelativo al colore verde olivastro.
Però devo dire che questa canzoncina presa da "I soliti idioti" è davvero simpatica e orecchiabile, la conoscete già?
Sapendo che ormai vi ho incuriosito e sicuramente vorrete sentire per la prima volta o riascoltare la versione originale di questa canzone vi allego il video qui sotto.
In seguito procederò con il mio abbecedario, non dubitate, però ogni tanto ci sta qualche contenuto un po' più leggero, voi che dite?
Per concludere vi dico che il titolo del post non è casuale, se volete farvi qualche risata ecco alcune parole prese da un vocabolario molto originale ⟹ link